PFAS: cosa sono, perché preoccupano e cosa sta facendo l’Europa
Cosa sono i PFAS e perché l’Europa vuole limitarli? Scopri la proposta ECHA e come DeatexGroup anticipa il cambiamento con soluzioni fluoro-free nel settore TULAC.


I PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) rappresentano una vasta famiglia di composti chimici sintetici, utilizzati sin dagli anni ’40 per le loro eccellenti proprietà: resistenza all’acqua, all’olio, al calore e agli agenti chimici. Sono presenti in una moltitudine di prodotti di uso quotidiano e industriale: dai tessuti tecnici ai rivestimenti antiaderenti, dai cosmetici ai dispositivi medici, fino a schiume antincendio e componenti elettronici.

Il problema principale dei PFAS è la loro estrema persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi. Non a caso, sono noti come “inquinanti eterni” (forever chemicals). Alcuni composti appartenenti a questa categoria sono stati collegati a effetti negativi sulla salute umana, tra cui disturbi endocrini, immunitari e riproduttivi, oltre a un potenziale rischio cancerogeno.
La proposta europea di restrizione: a che punto siamo nel 2025
Nel gennaio 2023, cinque Stati membri dell’Unione Europea (Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) hanno presentato all’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) una proposta per vietare oltre 10.000 sostanze PFAS in 14 settori industriali.
Il processo normativo si articola in quattro fasi. Attualmente (maggio 2025), siamo nella fase III, in cui i comitati scientifici dell’ECHA — il RAC (Comitato per la valutazione dei rischi) e il SEAC (Comitato per l’analisi socioeconomica) — stanno elaborando i propri pareri tecnici.
Durante la consultazione pubblica del 2023, l’ECHA ha ricevuto oltre 5.600 commenti, per un totale di più di 100.000 pagine di documentazione. Si tratta della consultazione più partecipata nella storia dell’agenzia.

Il settore TULAC e l’impegno di DeatexGroup
Tra i settori già valutati figurano:
- Materiali da costruzione
- Imballaggi per alimenti
- Tessili, pelle, tappeti e arredamento (settore TULAC)
Per il settore TULAC non sono previste deroghe, ma esistono già alternative tecniche concrete. Ed è qui che si inserisce l’impegno di DeatexGroup.
Cosa stiamo facendo in DeatexGroup
In DeatexGroup, abbiamo scelto di anticipare le normative. Già da tempo siamo attivamente impegnati nella ricerca e nello sviluppo di formulazioni fluoro-free, in grado di garantire proprietà idrorepellenti e antimacchia senza l’impiego di PFAS.
Nel biennio 2024–2025 abbiamo:
- Condotto test industriali con successo su alternative prive di fluoro;
- Collaborato con fornitori e laboratori per validare le nuove soluzioni;
- Avviato la transizione verso prodotti più sostenibili, mantenendo invariati gli standard qualitativi richiesti dal mercato.
Questo approccio proattivo ci consente oggi di offrire soluzioni già pronte per affrontare le future restrizioni europee, rafforzando la nostra posizione come partner affidabile e innovativo nel settore TULAC.
Prossimi passi e prospettive
La decisione finale dell’ECHA sulla proposta di restrizione è attesa entro la fine del 2025. Se approvata, la normativa entrerà in vigore 18 mesi dopo, con alcune deroghe temporanee previste per settori considerati critici, come i dispositivi medici e l’elettronica.
Nel frattempo, il Regolamento UE 2024/2462 ha già introdotto limiti severi per una sostanza specifica appartenente alla famiglia dei PFAS: l’acido undecafluoroesanoico (PFHxA), che sarà vietato in concentrazioni superiori a 25 ppb nei prodotti destinati al pubblico a partire dal 10 ottobre 2026.
